Schiacciata con l’Uva, o Pan con l’Uva, ma….A Modo Mio!

24 Set 2021
Difficoltà:

Media

Tempo:

4 ore

Mio adorato settembre tu ci porti tante delizie ma la mia preferita è la schiacciata con l’uva: la conoscete?

Ingredienti

  • 350g di farina 0
    3 cucchiai di zucchero
    7g di lievito di birra secco (1 bustina)
    150g di acqua calda
    5g di sale
    1 cucchiaio di olio nell’impasto+2 cucchiai per decorare
    2-3 ciocche di uva (aleatico
    1 uovo per decorare
    zucchero di canna
    3 cucchiai di anici

pan con l'uva - schiacciata con l'uva
 
Ti ripubblico anche quest’anno, causa dieta non potrò cucinarti, ma almeno chi può la farà!
 
Come la scorsa settimana scrissi, non mi piace cancellare vecchi post e farli di nuovo, ma amo mantenere il mio passato e cambiarne solo le foto, che oggi sono più belle e, in questo caso hanno una “mano” in più… la manina di Elio che cresce con noi…
Oggi la mia vita è molto più piena di allora e ora brillo di una luce riflessa grazie alla luce splendente che emana ogni giorno Eliolino…
Ho grandi progetti che, spero un giorno di realizzare, intanto raccolgo foto dove le sue piccole mani che mi gironzolano intorno mentre impasto, le immortalo in scatti meravigliosi!
 

IERI….SETTEMBRE 2015

Vorrei inchinarmi di fronte a tanto splendore…

 
L’uva è ciò che di più perfetto esista in natura, quel chicco così sorprendentemente rotondo che ti affascina al sol guardarla, poi, quando deciderai di assaggiarla rimarrai decisamente esterrefatto per il succo dolce che ti scivola in gola esplodendo prima sul palato…
Ci sono un’infinita qualità di uva e ognuna è speciale, ma quella che uso per la mia “schiacciata con l’uva” è di un chicco piccolo come il Canaiolo e alcuni chicchi più grandi come l’Aleatico un connubio, a parer mio, perfetto!
Fra poco è tempo di vendemmia qui dalle mie parti e non vedo l’ora che il tempo ci regali di nuovo il sole per iniziare poi ci saranno nuovi racconti….
Beh vorrei prima di tutto scusarmi con voi perché sono un po’ assente dal blog in questo periodo, tra il lavoro che m’impegna un sacco visti tutti i nuovi arrivi e le sperimentazioni culinarie non riesco a rimettermi in pari, tante sono le foto scattate, ma intanto posso dirvi che sono andata ad Expo!!!
Sìììììì finalmente mio marito è tornato a casa e, dovendo recuperare due giorni, abbiamo deciso di visitare questo benedetto Expo. Molti ci hanno detto che siamo due pazzi perché due giorni di riposo passarli così non è proprio un riposo, ma quando ci sarebbe ricapitato???
“Carpe diem” comprato il biglietto del treno abbiamo trafficato un po’ per trovare un albergo dove dormire una notte, ma alla fine ci siamo riusciti così nel pomeriggio siamo partiti e abbiamo fatto “Aperitivo ad Expo” decisamente meraviglioso, l’atmosfera notturna è tutta un’altra cosa posso dirlo???
Abbiamo cenato in Olanda dove musica e food truck ci hanno attratto subito, poi siamo andati in Spagna a mangiare delle Tapas strepitose per finire poi in Germania dove un Curry Wurstel ci ha delusi ricordando l’originale che mangiammo 5 anni fa a Berlino!!!
Dopo siamo andati a vedere lo spettacolo di luci dell’Albero della Vita, ne vale davvero la pena è sensazionale, ti fa venire i brividi…
Ci siamo divertiti un sacco, chiaramente due giorni ad Expo costa come una settimana alle Maldive, ma non si può rinunciare a vedere tanta bellezza!
In ogni angolo ci sono zone di acqua depurata dove puoi riempire le bottigliette, quello almeno puoi risparmiarlo, ma lo spettacolo vero e proprio sono i temi dei vari paesi!
Io personalmente mi sono innamorata della Gran Bretagna dove sembra di entrare in un alveare e dove appunto il tema è “Sensibilizzare l’uomo per impedire l’estinzione delle api” un processo che sta davvero avvenendo e che allarma, vista l’importanza che esse hanno nel processo di impollinazione di almeno il 33% delle piante mondiali, piante che poi producono cibo per noi esseri umani. La ragazza del padiglione ci spiegava che hanno provato a mettere all’interno di un violino un alveare e dal meraviglioso suono che le api emettono hanno creato una melodia; entrando all’interno di questa struttura fatta ad alveare ne riesci a sentire il suono come se fossi circondato da api. E’ davvero meraviglioso!
Anche il padiglione USA a me è piaciuto, molti si sono fermati alla prima parte, ma il bello viene dopo, quando entri in una sala buia dove proiettano filmati tipo Cartoon per sensibilizzare adulti e bambini alla produzione del cibo fatto in casa. Dalla produzione dello stesso pane agli orti in verticale, fenomeno molto diffuso nei grattacieli di NYC e di cui ne avevo già sentito parlare.
La parte dell’Africa è meravigliosa, divisa in tutti i suoi piccoli stati ognuno ha portato i propri prodotti tipici, i loro usi e costumi, ballerine Keniane che facevano il loro spettacolo con quei sorrisi immensi che ti riempiono il cuore, poi siamo andati in Oriente, Indonesia, Thailandia, Vietnam, per poi finire a Cuba dove facevano Mohito a volontà!
I padiglioni con file immense di 2 ore e mezzo non l’abbiamo visitati, ma va bene così, non so se ci ritornerò, ma posso dirvi che ciò che ho visto mi è piaciuto un sacco e ve lo consiglio proprio di cuore!
                                               Ingredienti:
 
 
Procedimento:
Mettete in planetaria farina e lievito e mescola, aggiungete poco alla volta l’acqua e nell’ultima quantità unite il sale.
Amalgamate il tutto a vel. 1 salendo a 2.
Quando avrete ottenuto una palla omogenea aggiungete lo zucchero, e ancora impastate bene fino ad ottenere ancora una palla.
A questo punto unite l’olio; ottenuto un impasto liscio ed omogeneo potrete ora metterlo in una ciotola oleata e lasciarlo riposare fino al raddoppio (circa 4 ore).
Prendete l’impasto sgonfiatelo su una spianatoia, impastatelo velocemente e dividetelo in due sfoglie, la prima disponetela su una teglia oleata, versate sopra metrà dei chicchi di uva puliti e coprite con la seconda sfoglia.
Spennellate con olio e versate tutti i chicchi rimasti.
Emulsionate un uovo e, aiutandovi con un pennello, spennellate la torta lungo i bordi e sopra tra i chicchi.
Aggiungete abbondante zucchero di canna e cuocete 40 minuti a 180°C.
Controllate la cottura, perché l’impasto sarà molto umido quindi forse ci vorranno ancora alcuni minuti di cottura.
 
 
 
 
 
 
 

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